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Samsara

Hai mai avuto la sensazione di incontrare qualcuno ed avere l’impressione di averlo già conosciuto?

Conosci qualcuno con qualche talento innato? Oppure tu hai qualche talento che ti ha portato a essere quello che sei oggi?

Sei stato in luoghi che avevi l’impressione di aver già conosciuto?

Se una o più di queste impressioni e sensazioni sono capitate nella tua vita è possibile che tu abbia avuto secondo la Scienza dei Veda reminescenze di vite precedenti.

La scienza occidentale cerca di spiegare queste particolarità supponendo che ad un certo punto dello sviluppo dell’embrione, un presunto enzima non identificato interagisca e plasmi la chimica del cervello in una determinata direzione.

Nei Veda, questo processo viene piegato con il fatto che l’ aver avuto l’impressione di conoscere qualcuno, dipende dalla nostra interazione con questa persona in una vita precedente, la stessa cosa è spiegata a riguardo dei nostri talenti che provengono da reminescenze inconsce di vite passate.

Forse non saprai, ma il concetto di reincarnazione non è solo presente nelle dottrine Induista e Buddista, ma in molte altre culture compresa quella paleo cristiana.

Nel Vangelo di Matteo 11:2-15 / 17:30-13 e di Marco 9:9-13 Gesù, menziona che Giovanni Battista era il profeta Elia in una vita precedente.

Purtroppo nel II° Concilio Vaticano di Nicea svoltosi nel V secolo, l’Imperatore Giustiniano, per ottenere obbedienza temporale immediata sugli uomini, face abolire questa telogogia.

La cultura dei Veda ha sempre sposato il concetto della reincarnazione, cinquemila anni fa, Krishna diceva ad Arjuna le seguenti parole:

“Come l’anima incarnata passa, in questo corpo, dall’infanzia alla giovinezza e poi con la vecchiaia, così l’anima in un altro corpo all’istante della morte. La persona saggia non è turbata da questo cambiamento.” (Bhagavad-gita 2:13)

“Come una persona indossa abiti nuovi e lascia quelli usati, così l’anima si riveste di nuovi corpi materiali, abbandonando quelli vecchi e inutili.” (Bhagavad-gita 2:20)

Il ciclo delle reincarnazioni, ossia delle morti e delle rinascite è chiamato Samsara, ed è raffigurata come una ruota, che gira perennemente.

Karma invece è la legge che governa questa ruota attraverso le nostre azioni che possono essere, positive, negative e neutre.

La legge del Karma è spiegata chiaramente da Isaac Newton nella sua 3° legge “Ogni evento fenomenico ha la sua causa, ed ogni causa avrà il suo effetto”.

Ad ogni modo,possiamo dire che il Karma è il sistema di giustizia di una grande, democratica federazione intergalattica, gestita dal libero arbitrio nel contesto della legge Divina. Ogni volta che nasciamo come umani, riceviamo vecchio karma e ne creiamo di nuovo.

Ci sono tre ragioni per divenire consapevoli della legge del Karma.

• Per non dover perseverare nei propri errori e ripeterli.

• In caso di rinascita, di nascere avvantaggiati.

• Per uscire definitivamente dal ciclo del Samsara.

Nel karma noi produciamo il nostro destino attraverso l’uso del libero arbitrio, questo determina l’intensità del nostro karma, che può essere: flessibile, medio o fisso.

Quando è flessibile, facilmente possiamo agire per cambiarlo. Se è d’intensità media, possiamo ancora agire, ma con sacrificio. Se e fisso, non c’è nulla da fare, solo Dio può intervenire per cambiarlo.

Se il nostro Karma non è fisso, possiamo agire per rimuoverlo, alcuni dei metodi indicati dalla dottrina dei Veda per purificarsi dal karma negativo sono:

1. Fare donazioni, a istituti o cause umanitarie o per il bene della comunità

2. Donare il proprio tempo, per il beneficio degli altri, senza aspettarsi nessun compenso

3. Disciplina, nel prendere dei voti per raggiungere determinati obiettivi spirituali per un periodo di tempo determinato.

4. Meditare, per rimuovere blocchi psichici sotterrati nel corpo sottile.

5. Pregare, per contemplare sulle qualità e gli attributi delle divinità favorite.

6. Recitare i mantra, aiuta a purificare il campo della nostra coscienza, neutralizzando così l’effetto del karma negativo.

7. Tecniche di respirazione, per ridurre gli stati di stress e favorire la chiarezza e calma mentale.

Tra i cristiani prima che la reincarnazione fosse abolita, l’atto di rimozione del karma negativo si svolgeva attraverso il rito del battesimo, dove si intendeva pulire l’anima dalle scorie delle vite precedenti.

Bandita la reincarnazione dalla teologia Cristina, si doveva giustificare il battesimo, quindi nel VI° secolo Sant’ Agostino spiegava il rito del battesimo con il fatto che l’anima nasceva dal corpo attraverso l’atto sessuale che era impuro e quindi peccaminoso.

Il fine delle dottrine dei Veda e quello di uscire dal parco giochi, dal Samsara e giungere alla Mukti, ossia alla liberazione e questo si ottiene con la rimozione del karma negativo.

Questo non vuol dire che tutti hanno desiderio di terminare il ciclo, molti si stanno ancora divertendo a nascere e rinascere, vogliono sperimentare ancora molte cose, qui nel parco giochi.

Altri invece, sono giunti al termine e sentono la necessità liberarsi, abbandonare la via dei Padri e seguire la via degli Dei.

Come un astronave per sganciarsi dall’orbita terrestre ha bisogno dei booster, anche noi per uscire dal ciclo continuo di morte e rinascita abbiamo bisogno dei nostri booster spirituali, che è quello di liberare la mente e la vita dalle cose che non sono più utili, allora saremo consapevoli e svegli, perché avremo finalmente imparato il linguaggio per comunicare con Dio.

Om Tat Sat