La svastica in occidente viene purtroppo associata alle tragiche vicende che hanno segnato il secolo scorso,con l’avvento del nazismo.
A conseguenza di questo, in Italia ed in alcuni paesi europei oggi è proibito esibire questo simbolo.
Eppure la svastica (che ha origini millenarie e proviene dalla cultura dell’ Indo-Saraswati) veniva e viene ancora oggi associata alla prosperità, benessere e abbondanza.
La sua forma a spirale richiama quella della Via lattea. Letteralmente il vocabolo sanscrito Svastika, significa fortuna ed in
India, è un simbolo divino, dove è usata regolarmente nella decorazione dell’iconografica religiosa e dei luoghi sacri del’ Induismo, del Buddismo e del Jainismo.
Nell’Induismo la svastica, rappresenta le due forme di Brahma, e definiscono l’eterno ciclo della vita:
I rebbi rivolti a destra (senso orario)si riferiscono all’evoluzione dell’Universo, la vita, il progresso, il benessere (Pravritti) .
I rebbi rivolti a sinistra (senso antiorario)si riferiscono all’involuzione dell’Universo, la morte, la distruzione, la miseria (Nivritti).
Le quattro direzioni della svastica si riferiscono ai quattro punti cardinali e simboleggiano la stabilità nel mondo materiale e la legge del RITAM, ossia dell’ordine cosmico.
I primi riferimenti scritti su questo simbolo li troviamo negli antichi testi epici indiani, il Ramayana e il Mahabharata.
Oggi la troviamo associata al Sri Ganesha, Il Dio con la testa di elefante, che rimuove gli ostacoli e apre la via alla buona fortuna. Nelle rappresentazioni di questa divinità è generalmente posta sul palmo delle sue mani, come simbolo di buon auspicio.
La svastica è anche uno dei 108 simboli del Dio Vishnu e rappresenta i raggi di Surya, il Dio Sole, senza di essi non ci sarebbe la vita sulla terra.
Nel Buddismo la troviamo molte volte incisa sulle piante dei piedi del Buddha.
Nel Jainismo è il simbolo del settimo Jina (Santo) ed è considerato uno dei 24 simboli d’auspicio dell’ età corrente. Tutti i templi Jainisti ed i libri sacri contengono la svastica e tutte le cerimonie iniziano e finiscono con la creazione di una svastica di riso intorno
all’altare.
La svastica anche se di origini Indiane, dal neolitico ad oggi ha avuto una grande diffusione nelle varie culture del mondo che includono la Cina, il Giappone, l’Europa, e i Navajo del Nord America.
Nell’età medioevale il simbolo della svastica anche se chiamato con nomi diversi era ampiamento conosciuto, ed il suo significato solare, di forza e buon auspicio ha continuato ad essere usato fino all’avvento del Nazionalsocialismo europeo che adottandola ne ha oscurato il profondo significato di luce.