Namasté
Quante volte abbiamo sentito o visto scritto la parola Namasté, molti sanno che è un modo di salutarsi indiano, ma non è un semplice saluto come dire “Ciao”.
Namasté ha una radice molto più profonda.
E’ una parola sanscrita, ricca di significati intrisa di emozioni profonde.
Namasté significa che la divina presenza in me onora la divina presenza che è in te.
Io onoro quel luogo dentro di te di amore, di luce e di pace e quando tu sei in quel luogo dentro di te ed io sono in quel luogo dentro di me, siamo una cosa sola.
Quando congiungi il palmo delle mani di fronte al tuo petto e ti inchini assumendo un atteggiamento di rispetto verso l’altro, in quel preciso istante onori la scintilla divina che è presente nell’altro come dentro di te.
Quando la vita che in me onora la vita che è in te, riconosci la divinità immutabile e indistruttibile che è sempre esistita in te e in me, riconosci la dualità che è sempre esistita in questo mondo, suggerendo uno sforzo per portare queste due energie insieme. Si può dire che Namasté è il principio dello yoga dell’equilibrio, il tantra yoga.
Quando inchinandoti di fronte ad un’altro, unisci il palmo delle mani e porti le mani giunte a mo’ di preghiera di fronte al tuo cuore, stai esercitando un mudra molto potente che unito al suono del mantra Namasté riempi di luce l’universo.
L’armonia si fonde, l’amore si espande e crea la vita, il gesto e la parola danno atto alla creazione”.
Namasté riconosce l’uguaglianza e la sacralità in ognuno di noi.
L’azione totale di Namasté si rivela in tre livelli: mentale, fisico e verbale, dove te ed io, onoriamo la nostra presenza divina.
Io onorando te onoro quel posto in te che è puro amore e ricevo lo spirito libero che è in te.
Io saluto quel posto in te che è di verità, affermando che la vita in te sia forte, ricevendo da quel posto che è in te la luce, riconoscendo che dentro di te dimora la pace.
Namasté ti rende consapevole che siamo in essenza tutti uguali e ti fa capire che ognuno di noi ha il proprio cammino ed è in grado di espandere i propri orizzonti.
Quando tu sei in quel posto dentro di te ed io sono in quel posto dentro di me, si puòriconoscere la bontà negli altri e percepire quell’unico filo che ci connette all’Universo e tutte le sue creature.
Accettando gli altri divieni recettivo alla conoscenza che giunge in te nella forma di esempi, consigli e insegnamenti diretti e ci aprono alla sorgente delle interconnessioni.
Allora quando credi che ognuno che incontri è speciale e unico nella sua essenza,ti puoi svegliare nella saggezza e aprire i tuoi occhi ad un nuovo mondo di possibilità.
Devi, quindi sempre dimostrare a tutte le persone lo stesso livello di dolcezza, affettuosità, compassione e comprensione. Senza nutrire nessun pensiero d’interesse personale o qualsiasi motivo che non sia quello del rispetto totale.
Ricorda, la maniera in cui vivi la tua vita ordinaria ha un enorme impatto in quelli intorno a te. Invece di attaccarti a quello che ti separa, pratica Namasté e permettiti di sentirti meno solo nel mondo.
Inizia a capire che si vede trattare tutte le persone per quello che sono ossia la grande famiglia del mondo “Vasudeva Kutumbakam”. Sia che lo realizzi o non lo realizzi, sei parte di questa grande famiglia cosmica.
Praticare Namasté accresce la consapevolezza degli aspetti divini presenti dentro te e gli altri e ti fa identificare con il tuo corpo di luce.
Con questa profonda consapevolezza del significato della parola Namasté, ti dono la seguente preghiera su cui meditare, affinché il tuo cammino nell’amore sia totale.
“Che tutti gli esseri consenzienti di questa Terra, Trovino e conservino la felicità.
Siano liberi dalla sofferenza e dalle malattie
Possano vedersi nello specchi e vedere gli altri riflessi in loro
E vivere nella totale consapevolezza
Di “Vasudeva Kutumbakam”
Nella risplendente luce della compassione
Namasté.”