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UA: Nel Tantra è concepibile che l’unione tra uomo e  donna, nel modo materiale ,  possa essere realizzata in modo da ottenere l’illuminazione?

JA: Si, se l’unione tra uomo e la donna viene intrapresa con la giusta conoscenza e consapevolezza spirituale. In questo caso l’unione non ci recherà danno e non diventerà un ostacolo, ma ci porterà sul sentiero del Divino.

UA: Intendi dire uomo e  donna durante la loro intimità siano in presenza di Dio ?

JA: Nel  giardino dell’Eden  Adamo ed Eva si unirono, ma Dio durante la loro unione  non era presente. Questo non significa che l’unione tra il maschio e la femmina sia peccaminosa, ma è un concetto altamente tantrico.

Se durante la nostra unione manteniamo la nostra relazione con il Divino, in realtà è come se sostituissimo noi stessi per il nostro yoga (unione).  Se quando ci uniamo ci uniamo nel contesto della Divinità, questo diventa uno yoga completo. Il fine  è tendere alla consapevolezza nella coscienza Divina in ogni fase della nostra vita, non solo nell’unione quotidiana di stare, parlare e vivere insieme ma anche nell’unione sessuale.

UA: il Tantra è dunque equilibrio …

JA: La parola Tantra è l’etimologia della parola inglese “tension” (tensione N.d.R.) . Tantra significa una certa quantità di tensione. Ad esempio, le membrane delle cellule del nostro corpo devono avere la giusta tensione nell’assorbire i nutrienti ed eliminare le scorie e se la tensione nella cellula si abbassa o  si incrementa, allora c’è uno scompenso. Quindi è  la giusta tensione nella membrana della cellula che permette la sua funzione ottimale.
Anche questa è  una definizione di  Tantra.

In qualsiasi situazione vige la legge degli opposti, ad esempio nella costruzione di un edificio, se c’è troppa tensione tra le  varie parti, l’edificio collasserebbe. Nella relazione di coppia, succede lo stesso, troppa o poca tensione, inevitabilmente la fa collassare. Il Tantra è collegato a questa comprensione.