Mantra

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La parola mantra deriva dalla parola manana (pensare) e trana (liberazione). I mantra sono suoni vibratori in lingua sanscrita estremamente potenti. La vibrazione del suono dei mantra può avere proprietà terapeutiche come distruttive. In poche parole si può dire che il mantra è una potente forma di pensiero ed è uno strumento di intenzione cosciente.
Nella grande guerra del Kurushetra, riportata nella grande epica del Mahabharata, si usavano potenti mantra per distruggere l’avversario. Ad ogni modo, i mantra vengono usati per lo più per azioni benefiche. Il loro scopo ultimo è quello di sintonizzare la mente con gli stati superiori della coscienza universale.
I mantra hanno avuto grande sviluppo durante l’età Tantrica, dove sono stati studiati e applicati a fondo.
Agehanada Bharati, monaco dell’ordine Dashanami di ispirazione Tantrica, elenca tre possibili motivi per l’utilizzo dei mantra:
• Per pacificare le forze dell’universo e far sorgere esperienze positive.
• Per ottenere benefici attraverso mezzi magici.
• Per identificarsi con gli aspetti della realtà divina.
I mantra non sono invenzioni arbitrarie ma sono stati rivelati agli yogi durante profondi stati di consapevolezza.
Un mantra per essere effettivo deve essere ricevuto da un maestro.
Ad ogni modo se non è possibile essere iniziati da un guru, si può praticare la meditazione scegliendo un mantra di gradimento e recitandolo in modo corretto.
La ripetizione di un mantra e detta japa.
Ogni mantra ha cinque caratteristiche fondamentali:
- una lunghezza d’onda
- una divinità che lo rappresenta
- un essenza seme (bija) che gli conferisce il potere
- un’energia divina (Shakti)
- una chiave che deve essere ripetuta costantemente.
Vi sono tre tipi di mantra i seguna, che si rivolgono agli attributi specifici delle divinità e dell’Brahman.
I mantra niguna che sono astratti e manifestano l’identificazione di chi medita con il Brahman.
I bija mantra che sono aspetti dell’Om, i quali derivano direttamente dai cinquanta suoni primordiali. Questi ultimi sono molto potenti e vengono dati solo sotto iniziazione di un guru.
I mantra possono essere recitati ad alta voce (vacika), sotto voce (upamushu) o mentalmente (manasa), questa ultima forma secondo i testi è la più potente.
Vi sono tre tecniche per potenziare il mantra.
- Con l’utilizzo di un mala ossia un rosario di 108 perline dove si fanno scorrere le perline tra il pollice e il medio della mando destra durante la ripetizione del mantra.
- Utilizzando un mala e facendolo scorrere le perline con il police fra le piegature delle dita della mano destra.
- Oppure scrivere il mantra su un foglio mentre si ripete mentalmente (likhita japa).
Quindi è ora di passare dalla teoria alla pratica ed iniziare inalando profondamente ed esalando le sacre sillabe del grande mantra AUM cogliendone la sottile vibrazione dentro di te.