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Mūlādhāra Chakra e Puruṣārtha

Mūlādhāra Chakra e Puruṣārtha

Mūlādhāra Chakra e Puruṣārtha

primo chakra

Il mūlādhāra è il primo dei sette chakra principali, i quali sostengono il corpo fisico e lo connettono a quello astrale. Mūlādhāra in sanscrito significa “radice, sostegno”, quindi questo chakra è la piattaforma su cui si appoggia il sistema vitale dell’individuo e tutto quello che gli è intorno.

Nei testi classici di tantra yoga viene raffigurato da un fiore di loto a quattro petali color cremisi, allocato alla base della colonna spinale nella regione coccigea, esattamente nella zona cervice/perineo. Appena sotto il kanda, che è il bivio dove le nāḍī (canali):  iḍā, piṅgala e suṣumṇā, si incontrano.

I quattro petali rappresentano altre quattro importanti nāḍī, il loro colore è rosso e le vibrazioni sottili di ogni nāḍī sono rappresentate dalle sillabe sanscrite: वं vaṃ, शं śaṃ (sh linguale), षं ṣaṃ (sh palatale) e सं saṃ, scritte in oro su ogni petalo.

Esse sono i vrìtti (vortici) associati ai puruṣārtha, i quattro principi su cui si basa la vita umana. Capire il concetto filosofico dei puruṣārtha è fondamentale per equilibrare il mūlādhāra. Puruṣārtha sono gli obiettivi che ognuno di noi deve perseguire, affinché la vita si realizzi armonicamente nel piano esistenziale.

I puruṣārtha sono quattro come le vritti presenti nel mūlādhāra: Dharma (rettitudine, valori morali), Artha (prosperità, valori economici), Kama (piacere, amore, valori psicologici) e Moksha (liberazione, valori spirituali). Se equilibri questi quattro aspetti dell’esistenza, come risultato otterrai, serenità, sicurezza, soddisfazione e liberazione.

Agire sui puruṣārtha, significa rivedere la propria esistenza nella sua reale complessità.  Questo può richiedere degli aggiustamenti nel percorso di vita, ma anche dei cambiamenti radicali che potrebbero rivoluzionare il lavoro, le relazioni,  le aspirazioni e svelare la vera natura individuale, velata da false convinzioni.

Per rimuovere gli ostacoli che ci possono separare dalla libertà e conquistare la leggerezza dell’essere, si adoperano tecniche di tantra yoga che utilizzano: mantra, yantra, meditazioni e psicotecniche yogiche. Bisogna però affidarsi ad un maestro o insegnante yoga di comprovata esperienza, altrimenti i risultati saranno nulli, poco soddisfacenti o contro produttivi.

Om Tat Sat

Foto: by chris-ensey-unsplash

 

Il numero 108

Il numero 108

MISTICISMO E CURIOSITA’ DEL NUMERO 108

Nella cultura dello yoga, ricorre spesso il numero 108. Lo troviamo nei grani di un japa mala, il rosario indiano che si utilizza per recitare i mantra. Molte pratiche di prāṇāyāma (controllo del respiro) vengono completate da 108 cicli.

Secondo il tantra yoga, si stima che ogni giorno respiriamo 21.600 volte di cui 10.800 sono energia solare e 10, 800 sono energia lunare. Moltiplicando 108 X 100 si ha 10.800. Le analogie con questo numero sacro non finiscono qui. Il potente Sri Yantra, si interseca in 54 punti ciascuno con una qualità maschile e femminile, per un totale di 108. La stessa regola è osservata nella lingua sanscrita, con le sue 54 lettere, entrambe rappresentano i due generi e sono anche chiamati rispettivamente Shiva e Shakti; ancora, 54 X 2 = 108. Nell’Ayurveda ci sono 108 punti “Marma” (linee di energia) che sono vitali per dare vita agli esseri viventi.

Nella geometria lo troviamo come divisione naturale del cerchio (108 = 36 + 72 = 9 X 12). In astronomia curiosamente, la distanza tra la Terra e il Sole è 108 volte il diametro del Sole. Il diametro del Sole è 108 volte il diametro della Terra. La distanza tra la Terra e la Luna è 108 volte il diametro della Luna. Secondo testi antichi l’universo è composto da 108 elementi. Nell’astrologia indiana ci sono 12 case e 9 pianeti. 12 volte 9 è uguale a 108.

È interessante notare che un anno bisestile è di 366 giorni e 3 x 6 x 6 dà 108 e che in Giappone nei templi buddisti, alla fine dell’anno, per finire quello vecchi e accogliere quello nuovo, viene suonata una campana per 108.  La biblioteca vedica conta di 108 Purana e di 108 Upanishad. Nell’arte del teatro indiano, Il famoso santo Bharata che ha scritto “Il Nātyaśāstra ” (trattato sulle arti drammatiche) classifica 108 karanas (movimenti della mano e dei piedi). In matematica nelle potenze di 1, 2 e 3 si ha la seguente formula: 1 a 1 potenza = 1; 2 a 2 potenze = 4 (2 × 2); 3 a 3 potenze = 27 (3x3x3). Se moltiplichiamo il risultato delle potenze di questi numeri 1x4x27 = abbiamo 108.

Le stranezze e coincidenze non finiscono qui. Dopo aver finito il presente articolo, sono uscito per recarmi al cinema. Casualmente ho parcheggiato l’auto nel posteggio numero 108 e sono andato a veder un film, che mymovies.it indica proiettato in 108 sale italiane. Ogni volta che mi capitano questi avvenimenti sincronici, rimango sconcertato e non so che spiegazione formulare. So solo che praticando canti, respirazioni o asana improntati su questo sacro numero, gli antichi yogi ritenevano di potersi allineare con il ritmo della creazione, e alla fine porre fine al nostro ciclo di reincarnazione.

Ad ogni modo tutte queste analogie non possono altro che farci riflettere sul significato velato di questo numero e dell’intera matrice che disegna e programma l’esistenza nell’universo che muove il destino di ognuno di noi.

Om Tat Sat

Umberto Anandamaya Assandri

 

 

 

Yantra – la Macchina Tantrica

Yantra – la Macchina Tantrica

Yantra – la Macchina Tantrica

Shri Yantra

Gli yantra sono potenti strumenti visuali per la meditazione, rappresentano  composizioni simboliche delle sequenze vibratorie di una particolare divinità.  A differenza dei mantra che sono la mente, la coscienza , spirito e nome  della divinità (devata) lo yantra ne è il corpo. Così è come la percepirono nella loro visione gli antichi ricercatori tantrici. A questo riguardo il Kularnav Tantra dice:

“Yantram Mantram Mayam Proktam
Mantatim Devataiv Hi
Dehat Manor Yathe Bhedo
Tantra Devatayostatha.”

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L’energia sessuale

L’energia sessuale

L’energia sessuale

Tempio India Khajuraho

Foto di Umberto Assandri

Coltivare l’energia sessuale è un potente atto sacro, per  la liberazione del nostro essere verso quello divino. Lavorare con l’energia sessuale è come lavorare con il fuoco, dobbiamo rispettarla perchè  sorgente di  vita di tutto il creato.

L’obiettivo delle pratiche tantriche e quello di conservare questa energia, non disperderla ma riciclarla e trasformarla. (altro…)

Chakra e Sistema Endocrino

Chakra e Sistema Endocrino

Chakra e Sistema Endocrino

foto Jael- rodriguez

Foto di jael-rodriguez-JU7MlZpsR9k-unsplash

La fisiologia del nostro corpo astrale non è separata da quella del corpo fisico, ma bensì sono tutt’uno in sincronia una con l’altra. Se si hanno patologie fisiche, queste derivano per il 90% dei casi, da una sorgente astrale che è relazionata al nostro stato psichico. Questa visione, non deriva dagli antichi testi tantrici sanscriti, che enfatizzavano i chakra come un percorso spirituale ma da analogie recenti fatte nel secolo scorso da ricercatori e pensatori occidentali. (altro…)

Il Tantra della Mano Sinistra

Il Tantra della Mano Sinistra

Il Tantra della Mano Sinistra

tantra rituale

Nel Tantra ci sono due sentieri distinti: il Dakshinachara (il sentiero della mano destra) e Vamachara (il sentiero della mano sinistra), ambedue si ritiene che portino all’illuminazione.

Il Dakshinachara basa la sua disciplina su pratiche Vediche Induiste ortodosse, come lo yoga, la meditazione e l’ascetismo.

Il Vamachara segue un percorso che si discosta da quello suggerito dai Veda .

Le pratiche rituali del Tantra della mano sinistra, includono i cinque pancha-makara che sono: il consumo di alcool e altre sostanze intossicanti (madya),  i riti sessuali (maithuna), il consumo di carne (mamasa), di pesce (matsya) e la gestualità rituale (mudra).

Tra le due vie quella della Mano Sinistra è considerata quella più rapida per raggiungere l’illuminazione, ma è anche la più pericolosa ed è raccomandata solamente per pochi iniziati. (altro…)