Il Fiore di Loto

Il fiore di loto, per migliaia di anni ha simboleggiato nell’Induismo l’illuminazione spirituale.
La sua bellezza nasce dal fango dello stagno per emergere in superficie, come noi nasciamo dalla nostra ignoranza per emergere nella nostra consapevolezza. I petali che si schiudono suggeriscono l’espansione dell’anima.
Nel mito Indù della creazione, il fiore di loto emerge dall’ombelico del Dio Viṣṇu, per accogliere tra i suoi petali Brahmā e Sarasvatī i co-creatori dell’Universo.
Rappresenta l’eternità, la purezza e la divinità. Usato come simbolo della vita, descrive la bellezza femminile e quella divina.
Viene usato estensivamente come esempio nella vasta letteratura Vedica. Nella Bhagavadgītā il Supremo Signore Krishna dice ad Arjuna:
“Come l’acqua non può aderire ad una foglia del loto, così il peccato non può macchiare colui che, avendo abbandonato ogni attaccamento, agisce riponendo in Brahmā ogni sua azione.” B.G 5-10
Om Tat Sat
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