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Il Fiume dello Yoga

consapevolezza

“Yoga è l’unione della psiche individuale con il Se trascendentale”

Yoga Yajnavalkya (1.14)

Da millenni lo Yoga come un poderoso fiume  dalle innumerevoli cascate e affluenti  scorre imperterrito lungo il suo percorso, seguendo il sui fluire ognuno di noi sfocierà nel proprio delta, ma per tutti  il mare sarà sempre lo stesso.

Il termine Yoga deriva dalla radice sanscrita “YUJ” tradotta  come “controllare, unire”. Lo Yoga fuori dall’India è comunemente associato all’Hatha Yoga e alle sue posture, ma è una realtà molto più complessa.

La tradizione Yoga  si perde nella notti remote dei tempi Vedico-Ariani.

Secondo un antica narrazione, Matsyendra (Matsya = pesce ;  Indra = Dio, da qui Matsyendra = Dio dei pesci) fu il primo yogi ad  imparare i segreti di questa disciplina direttamente dal Dio  Shiva.

“Lord Shiva stava insegnando le pratiche dello yoga su un’isola dell’oceano indiano, alla sua sposa, la dea Paravati.  Matsyendra che era un pesce curioso, si mise ad osservare affascinato di nascosto tali pratiche che Lord Shiva stava impartendo. Paravati, trovando le spiegazioni troppo difficili, si addormentò. Lord Shiva era arrivato ad insegnare 8.400.000 posture, quando con disappunto si accorse che la consorte si era assopita. Scoprì Matsyendra che era stato attento ed aveva imparato dai suoi insegnamenti. Lord Shiva, soddisfatto di non avere insegnato invano, benedisse il suo allievo. Matsyendra nuotò fino alle coste dell’India, dove appena tocco terrà, per volontà di Shiva, si trasformò in uomo ed insegnò la pratica dello yoga al suo discepolo Goraknath, iniziando così una stirpe di siddhas, esseri perfetti.”

Nel Rig Veda,  il primo dei quattro Veda, il più antico testo dell’umanità, patrimonio dell’Unesco, già vi sono riferimenti a pratiche che riguardano il controllo del respiro delle emozioni e dellla mente.

Nella Bhagavad Gita la pratica  Yoga assume una sua struttura,  Krishna spiega al Principe Arjuna tre vie fondamentali dello Yoga, che si compiono attraverso: l’azione (Karma Yoga), lo studio (Jnana Yoga), l’adorazione (Bhakti Yoga).

Negli Yoga Sutra di  Patanjali lo Yoga assume una connotazione fisico pratica che successivamente verà approfondita dallo Yoga Tantrico medioevale, l’ Hatha Yoga.

Per mezzo dello Yoga possiamo ottenere una vita terrena più equilibrata, un corpo sano ed efficiente, nell’Hatha Yoga Pradipika si dice  “Le asana rendono forti e leggeri e ci liberano dalle malattie

Ma il fine ultimo di questa pratica è la trascendenza,  quello stato di beatitudine chiamata estasi, dove  si è in unione  con l’Anima Suprema.

Foto di Sasin Tipchai da Pixabay