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Le 3 Qualità dell’Energia

“Quando l’essere incarnato è in grado di elevarsi sopra i tre guna, si libera dalla nascita, dalla morte, dalla vecchiaia e dalla sofferenza che ne derivano e gioisce dell’immortalità.”

Bhagavad Gita XIV.20,

Secondo il Samkya, il più antico dei sei sistemi filosofici dell’India, l’universo si è creato dall’interazione di due forze primordiali chiamate Purusha (spirito/coscienza) e Prakriti (materia/incosceinza). La loro interazione è indispensabile poiché lo spirito è inattivo senza la materia e la materia è inanimata senza lo spirito.

Queste due forze, sono in costante evoluzione, trasformazione ed evoluzione da un elemento al successivo, ed i Guna sono le qualità di trasformazione attraverso cui queste energie primordiali si manifestano nella natura.

Questo principio è la base della filosofia Yoga, della Medicina Ayurvedica e dello Joytish (Astrologia Vedica).

Lo Yoga, basa il suo principio di realizzazione spirituale nell’influire e trascendere i Guna, affinché la mente si schiarisca.

Nell’Ayurveda questo sistema è importante perché aiuta a regolare queste energie primarie per giungere al  perfetto equilibrio corpo-mente.
Nello Joytish, osserviamo queste influenze sul karma individuale.

I Guna sono tre: Sattva( la purezza), Rajas( l’attività), Tamas (l’inerzia).

Quando l’energia si manifesta, una di queste qualità prende il soppravvento.

Ad esempio, un frutto maturo è allo stato sattvico di purezza, mentre sta maturando e nello stato di attività rajassico, quando diviene troppo maturo ha completato il suo ciclo, diventa inerte, quindi tamasico.

Sattva è equilibrio mentale, calma, umiltà, meditazione, giusta riflessione e consapevolezza.
Se sattva è dominante nel corso della vita, le scritture dicono che quando lasceremo questo mondo andremo verso gli alti stati di coscienza.
I cibi sattvici sono i più indicati per chi studia yoga o è nella fase della realizzazione: danno energia, ci mantengono  in perfetta salute, facilitano la pace mentale e quindi la meditazione.  Gli alimenti sattvici sono: succhi di frutta, verdure fresche , latte fresco, burro, soia, miele, tè di erbe, cereali e noci.

Rajas è movimento, attività, agitazione, dispersione, esteriorità, impetuosità, è il contrario di tamas. In uno stato rajasico si lavora molto riposandosi poco, si è sempre in fermento e preoccupati . Si vive una vita esteriore, questo conduce alla dispersione e allontana dalla concentrazione.

Chi è in questo stato fluttua con facilità dalla depressione all’euforia ed ha difficoltà a mantenere uno stato di equilibrio.  Gli alimenti rajasici sovraccaricano l’organismo,  sono acidi, caldi, asciutti, piccanti o molto salati. Alterano l’equilibrio corpo-mente, nutrendo il corpo a spese della mente. Ecco alcuni esempi di alimenti rajasici: alimenti fritti o che richiedono molta cottura, mangiare di fretta, cibi piccanti, spezie, caffè, cioccolata, sale e tè.

Tamas è immobilità, indolenza, apatia, svogliatezza, sregolatezza ed eccessi alimentari. Chi è in questo stato tende ad avere la mente confusa, si sente pesante e letargico, il flusso d’energia pranica attraverso le nadi viene rallentato e si è predisposto al deterioramento organico, quindi alle malattie. In questo stato si è poco socievoli e si tende all’autodistruzione.

I cibi tamasici sono quelli confezionati, fermentati,   surgelati, vecchi o non compatibili tra di loro. Carne, pesce, uova, sigarette, alcol e droghe sono tra questi. L’alimentazione eccessiva è considerata tamasica.

Solo liberandosi da queste tre influenze materiali, secondo  Sri Jiva Gosvami si giunge alla trascendenza.

Questo è confermato anche dalla Bhagavad-Gita, quando Krishna dice che chiunque si impegni nel servizio di devozione può ottenere la perfezione del brahman superando la contaminazione delle tre influenze materiali.

Om Tat Sat