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La Nascita di Ganesha

“Tutti gli Induisti indipendentemente dalla loro fede settaria, adorano Ganesha.  Egli è al tempo stesso l’inizio della religione e il terreno di incontro per tutti gli indù.”

D N Singh.  A Study of Hinduism

 

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Ganesha, conosciuto come Ganapati nel sud dell’India, figlio del dio Shiva e della dea Paravati,  fratello di Kartikeya è una delle divinità più adorate del panteon Induista.

La sua peculiarità è quella di essere una divinità zooforme avere una testa di elefante su un corpo umano.  Ma non è stato sempre così. La Shiva Purana, ci narra la storia della sua nascita. (altro…)

Durga l’Invincibile

Durga l’Invincibile

Tra le divinità Durga è la più temeraria e potente tra le Dee, il suo nome in sanscrito significa fortezza o un luogo difficile da espugnare, viene quindi definita la Dea invincibile.

Durga è colei che distrugge tutti i mali e che elimina le sofferenze. La sillaba du è comune ai quattro demoni (assura) : della povertà (daridia), della sofferenza (duku), della carestia (durbhiksha) e delle cattive abitudini (durvyasana). La r di Durga significa malattie (rogaghna) e ga “che distrugge i peccati” (papaghna), l’ingiustizia, l’irreligione, la crudeltà, la pigrizia e ogni cattiva abitudine. Per queste ragioni è chiamata anche “Durgatinashini” colei che elimina le sofferenze della vita. (altro…)

Maya, l’illusione dei sensi

Maya, l’illusione dei sensi

Maya

l’illusione dei sensi

maya

“La sostanza materiale nella sua totalità detta Brahman, è la fonte della nascita, ed è questo Brahman che Io fecondo rendendo così possibile la vita di tutti gli esseri viventi, o figlio di Bharata” 

Bhagavad-gita 14-III

Maya è una di quelle parole sanscrite, come avatar, karma, dharma o samsara, che fanno ormai parte del nostro vocabolario comune. Per Maya, si intende generalmente l’illusione del mondo materiale, ma è un concetto molto più profondo che va al di là della mera traduzione letterale ed è uno delle nozioni della teologia induista tra le più complesse.

Secondo la teologia Vedanta Dvaita, la capacità illusoria di Krishna, si manifesta in Mayadevi conosciuta semplicemente come “Maya”, che ha il compito di far apparire normale la vita materiale. (altro…)

Ram Setu

Ram Setu

Ram Setu

il ponte di Rama

ponte di rama

“Il Ponte di Rama”

Il Ramayana insieme al Mahabharata è uno dei più grandi poemi epici dell’umanità ed è anche il più antico.

In quest’opera di 24.000 mila versi, attribuito al saggio Valmiki, si racconta la storia del principe Rama settimo avatar di Vishnu, che per liberare Sita, la sua sposa, rapita dal malefico Ravana, fece costruire dal suo esercito di scimmie e orsi un ponte (Ram Setu) tra l’India e l’attuale Sri Lanka.

Il Ramayana, a cui George Lucas si sarebbe ispirato per la sua serie cinematografica “Guerre Stellari” si sarebbe svolto circa 1.750.000 anni fa, periodo in cui i paleontologi attribuiscono il primo uso di utensili da parte degli ominidi. (altro…)

Sri Ganesha Chaturthi

Sri Ganesha Chaturthi

Il Grande festival di Ganesha

 

Il compleanno di Ganesha, il dio con la testa di elefante,  viene celebrato ogni anno nel periodo del calendario induista di Bhaadrapada che inizia nel shukla chaturthi ( il quarto giorno di ogni luna nuova del mese).

Il festival dura dieci giorni, abitualmente cade tra il 20 di Agosto e il 15 di Settembre.

Ganesha è adorato per essere il Dio della saggezza, prosperità e buona fortuna. Durante la celebrazione si distribuiscono i ladoo, dolci tipici indiani, che vengono posti negli angoli delle case e mangiati prima del pranzo.

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Perchè le Donne Indiane

Perchè le Donne Indiane

Perché le Donne Indiane

bindi donne indiane

Perché le donne indiane hanno dipinto in fronte un  piccolo cerchio rosso?

Quel piccolo cerchio rosso tra le sopracciglia  si chiama bindi, in hindi significa “goccia”. Nel Tantra, rappresenta il terzo occhio (Ajna chakra) dove si localizzava un importante centro energetico.

La tradizione popolare ne ha modificato la funzione in senso profano, nel nord indica la condizione di donna sposata, nel sud  invece, si porta fin da bambine altrimenti si crede che sia di cattivo augurio.

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